[...] La famiglia di Luigi Berti e Catterina Lucchese
Luigi (1872), figlio di Antonio e di Maria Catterina Grespan, il 23 Novembre 1896 sposò
Maria Luigia Catterina Lucchese (“Fighèr”), nata il 29 Agosto 1877, da Giuseppe e Severin
Bartolomea, che si erano uniti in matrimonio nella chiesa di Paderno di Campagna il 22
Novembre 1871.
[...] Luigi e la moglie Catterina vivevano a Paese nella casa di Via Trieste con gli altri
consanguinei spartendo le magre risorse che venivano dal lavoro dei campi e da altri
espedienti e in quell’edificio vennero al mondo tutti i loro figli. Conseguentemente i
componenti della famiglia raggiunsero un numero tale da consigliare di separarsi, dato che
pure il cugino Giovanni Francesco, figlio di Giobatta, aveva preso moglie. Così, mentre
questi ultimi, negli Anni Trenta, trovavano sistemazione in una modesta dépendence di
Villa Panizza in cambio di alcuni servizi, il nucleo di Luigi, già notevolmente numeroso,
iniziò la sua diaspora verso il Nuovo Mondo.
[...] Due anni dopo la venuta al mondo di Stella era arrivato Riccardo Giovanni (1906-85), il
sesto dei figli di Luigi e Catterina Lucchese. Riccardo diventò Carabiniere ma fece anche il
salumiere prima di raggiungere in Canada i suoi fratelli. Ciò avvenne dopo che, nel 1930,
Silvio, il maggiore della nidiata, nonché precursore in terra di emigrazione, si dichiarò
disponibile ad aiutare sia lui sia Oreste a raggiungerlo, e così si fece. Certo nessuno
poteva immaginare che non avrebbero mai più rivisto il loro papà, che morì di
settantaquattro anni, alle ore venti dell’11 Aprile 1946. Scrisse il cappellano della chiesa di
San Martino di Paese, don Giovanni Filippin, che “ebbe confessione, viatico, estrema
unzione e benedizione pontificia”, però non fu riportata la causa del decesso. I due
emigranti furono ospitati dal fratello maggiore che li aiutò anche a trovare lavoro
nell'edilizia. Riccardo, nel 1938, si sposò con Rosie Mary Calzavara (1909-2001) - la cui
famiglia era partita da Silea (Treviso) -, che gli diede tre figli: Julie (1939) moglie di Edward
Barichello (1937); Albert Anthony (1941) che ha sposato Susan Patricia Constable (1947);
Robert (1946) marito di Felicita Wolter (1947). Nel 1936 Riccardo si comprò la prima
automobile e, diventato un bravo muratore, si costruì una casa tutta per sé e per la sua
famiglia, dotata perfino di campo da bocce in mezzo al giardino. Onorando l’esperienza
acquisita in Italia, iniziò anche in Canada la tradizione di salumiere e di vinaiolo. Morì nel
1985, precedendo la sua sposa di sedici anni. Rosie Mary, infatti, se n’è andata nel 2001.
I suoi figli sono attualmente insediati a Toronto e a Calgary. Uno di questi, Albert, è vissuto
in Ontario fino al 1964. All’Università di Toronto si laureò in Geologia, ottenendo quindi il
Dottorato nel 1971 alla University of Western Ontario in London. Raggiunse poi Dublino
rimanendovi circa due anni come ricercatore. Ritornato a Toronto nel 1972, si trasferì a
Calgary l’anno seguente per lavorare da esperto geologo nell'industria petrolifera. Fece
esperienze in varie società, inclusa la Chevron, per circa sei anni. Negli ultimi vent’anni ha
lavorato come manager per il governo federale al Department of Indian and Northern
Affairs, nella gestione del petrolio e del gas estratto nelle terre della riserva indiana. Nel
1968, nel Laboratorio di Geologia alla University of Western Ontario, conobbe Susan
Patricia Constable detta Sue. Si sposarono nel 1974, dopo il trasferimento a Calgary, ma
già nel 1971 erano stati insieme in Italia a visitare i parenti di Postioma e la zia Suor
Remigia a Calenzano (Firenze). Albert nell’ottobre 2008 è andato in pensione, ma non se
ne è stato con le mani in mano perché ha stipulato un contratto come consulente con il
Department of Indian and Northern Affairs. La moglie Sue, nata in Inghilterra nel 1947, era
emigrata in Canada con la sua famiglia nel 1954. Si laureò poi in biologia alla University of
Western Ontario diventando quindi docente. Ha insegnato nelle scuole superiori in
Calgary, soprattutto Scienze, ma anche Arte e Educazione Fisica, trovando pure il tempo
per mettere al mondo due figli: Christopher (1980) e Alexander Adam (1983). Dopo avere
insegnato per 38 anni, si gode ora la meritata pensione.
[...] Remigia Antonia era la numero nove in ordine discendente. Nell’atto di battesimo si
legge che era nata il 23 Febbraio 1912 e battezzata il 25 dal Rev. Padre Alberto di S. Elia,
carmelitano scalzo “de licentia”, essendo padrino Angelo Baldi fu Giovanni di S. Maria
Maggiore in Treviso e testimone Giuseppe Visentin fu Antonio, di Paese. Da piccola
Remigia era vivace e gioviale assai. Come gli altri congiunti aiutava nei lavori agresti. Si
sposò il 23 Novembre 1936 con Agostino Giuseppe Marchetto, contadino, nato il 10
maggio 1905 da Sante e Elisa Colusso, di Postioma, frazione del Comune di Paese,
trasferendosi pertanto nella loro cascina, continuando a lavorare la terra. Anche questi due
sposi, in cerca di una vita migliore, raggiunsero Toronto, dove Remigia trovò lavoro come
cuoca presso la Chiesa di St. Mary of the Angels (Santa Maria degli Angeli). Il cuore di
Giuseppe Marchetto, però, sentiva il richiamo del paese nativo, e fu così che nel 1959 i
due coniugi ritornarono a Postioma nella casa che non avevano mai voluto vendere.
Giuseppe morì nel 1991, Remigia lo seguì nel 1996.
Il 12 marzo 1914, quando iniziavano a soffiare i gelidi venti della Grande Guerra, nacque
Attilio Giuseppe, il decimo figlio. Toccò a lui sobbarcarsi una notevole mole di lavoro
agricolo dato che i quattro fratelli maggiori erano emigrati nel Nuovo Mondo. Fece il
soldato durante la Seconda Guerra Mondiale e, alla proclamazione dell’Armistizio (8
Settembre 1943) fu disarmato dai tedeschi e deportato in Germania dove lavorò nelle
cucine del lager. Di nascosto, con grave rischio allungava del cibo agli altri compagni di
sventura. Finita la guerra, il 25 ottobre 1947 sposò la concittadina Maria Genoveffa
Visentin, figlia di Emilio e di Assunta Polin, nata il 2 Febbraio 1923, di professione
casalinga. Luigi non partecipò alle nozze di questo figlio perché era morto l'anno
precedente. La guerra aveva lasciato fame, distruzioni e miserie, perciò, poco tempo dopo
il matrimonio, Attilio e Maria progettarono di espatriare trasferendosi pure loro in Canada
portandosi appresso anche mamma Catterina rimasta vedova. [...]
Un secolo dopo
Dai due patriarchi oggi, oltre un secolo dopo, considerando le famiglie collegate attraverso
la discendenza femminile, si contano circa duecento discendenti che vivono fra il Canada
e gli Stati Uniti, una famiglia negli Emirati Arabi Uniti e una persona perfino in Cina. In
particolare, negli U.S.A. risiedono tutti i figli di Gino con le loro famiglie, negli Emirati Arabi
invece vive Catherine, figlia di Attilio Berti, con il marito Jack Guerreiro e i loro figli. Il fatto
eclatante è che questa storia, nata per iniziativa di Julie e Albert, figli di Riccardo Berti e di
Rosie Mary Calzavara, residenti la prima a Toronto-Ontario e il secondo a Calgary-Alberta,
ha avuto il merito di mettere in relazione persone dello stesso tronco che non si
conoscevano affatto, pur abitando da quarant’anni nella stessa città (Calgary-Alberta),
inconsce di discendere da comuni antenati.
(la storia completa di questa famiglia si trova nel IV volume “Famiglie d’altri tempi”, richiedibile allo
stesso autore)