Pozzebon ("Paolin")

Pozzobon e Pozzebon sono cognomi tipici della Marca Trevigiana, che sembrano nativi di una località in cui si trovava una fonte d’acqua pura o meglio un pozzo di buona acqua sorgiva. 

Inizialmente il cognome era Pozzobon, poi si è erudito anche in Pozzebon, principalmente per distinzione, ma all’interno della stessa famiglia sono stati registrati ora in uno ora nell’altro modo e fu così che, ad esempio, l’ufficio anagrafico del Comune di Paese (Treviso) decise ad un certo momento di mettere ordine convocando i capofamiglia che scelsero il modo di definirsi. […] Queste famiglie non si distinguono soltanto per la diversità della seconda vocale, ma anche dai soprannomi. Una ricerca effettuata nel comune di Paese ha individuato Majèri, Santin, Canoni, Ortolan, Tesser, Vazzola, Rizzo, Paulin e Paolin, l’ultimo meglio conosciuto con la storpiatura “Pagoin”. È certificato che il soprannome Paulin fu riportato per la prima volta negli atti ufficiali agli inizi dell’Ottocento quando venne attribuito ad Angelo, marito di Maria Francescato e al fratello Giacomo che si sposò con Isabella Gumierato a Falzè di Campagna. […] Angelo Martino (1807) e Giacomo (1809-77) erano figli di Zuanne (1781) e di Margherita Zanella, coniugi di Paese, ma i discendenti li troviamo poi in Padernello. Erano anche fratelli di Francesco (1803) che sposò Giulia Tronchin, dai quali derivò il sicuro ramo dei “Paolin” di Padernello che arriva ai nostri giorni. Certo ricostruire fedelmente la genealogia di questa discendenza non è stato facile perché i “Paolin” sembrano derivare da luoghi diversi, pur avendo attribuito lo stesso soprannome. Si trattava probabilmente di membri della stessa famiglia che, come vedremo più avanti, si spostavano per fare i braccianti.

[…] Ma come destreggiarsi tra i vari “Paolin” che sembrano derivare da Trevignano, da Fossalunga, da Volpago, da Morgano e perfino da Povegliano? Quest’ultima località figura nell’atto di matrimonio che segue, uscito dall’archivio di Paese: “Li 2 Maggio 1855. Celestino Pozzobon d.° Paolin di Paolo e Anna Milanese, nato a Povegliano il 4 Marzo 1832, indi passato a Camalò, poi per circa due anni a Postioma, ed ora trovasi domiciliato in questa Parrocchia, cattolico villico nubile fu oggi da me sottoscritto congiunto in matrimonio con Giuseppa Mardegan di Gio.Batta e Dom.ca Berlese, nata il 19 marzo 1834 e sempre domiciliata in questa Parrocchia, eccettuati tre anni passati a S. Giuseppe e 9 mesi a Quinto…”. Da questo scritto si comprende anche come la gente nei tempi andati si spostava per sbarcare il lunario. 

[…] Lasciando al lettore la soddisfazione di scorrere la diramata genealogia, diremo che Lorenzo e Angela Carolina (1872), figlia di Giuseppe Cavallin, sposatisi il 23 Novembre 1892, abitavano nella casa dei Quaglia lungo la strada che da San Luca conduce a Musano – ora Via Angelo Giuseppe Roncalli -, lavorando una ventina di campi di terra degli stessi signori. Loro vicini erano i Furlan, una famiglia altrettanto numerosa, con la quale i Pagoini s’imparentarono mediante varie unioni.

[…] Fu così che, mentre nascevano gli undici figli di Lorenzo, altri fratelli e nipoti dello stesso trovarono nuove sistemazioni, spostandosi, oltre che a Grisolera, nel capoluogo comunale e nelle altre frazioni. Infine, nella casa dei Quaglia rimase soltanto la famiglia di Lorenzo.

[…] Dopo l’abolizione della mezzadria, in virtù della nuova legge agraria, la casa dei Quaglia rimase ai “Pagoini” come buonuscita, non la terra però, che dovette essere acquistata, dapprima dieci campi, poi altri tre. Mentre alcuni figli di Ernesto e di Carlo prendevano la via dell’emigrazione australiana, Lorenzo e Sergio, figli di Ernesto, sposandosi, si sistemarono in quella che era stata una settecentesca casa padronale e che, periodicamente ristrutturata, continuava a riempirsi di nuovi arrivati. Giunse così il momento di prendere altre decisioni. Tirarono a sorte con delle pagliuzze a chi toccava uscire di casa. Il caso indicò Sergio, ma egli non se la sentiva di separarsi da quella che era sempre stata la sua dimora, subentrò così Lorenzo, il quale aiutato dal fratello, dodici anni dopo il matrimonio con Maria Rech, uscì da quel luogo per andare ad abitare poco lontano in una nuova dimora costruita con l’aiuto di tutti, e là vive tuttora.

Il resto è storia comune. Storia che, per quanto approfondita, risulterà incompleta: di contadini, di servitori della Patria, di emigranti, di altruisti: gente laboriosa, intraprendente e generosa che non ha esitato in tempi assai avari a rimboccarsi le maniche e a prendere la via del mare per dare un futuro alla propria discendenza. Con questa aperta visione i Pozzobon-Pozzebon di Padernello, Pagoini o altro, continuano a proliferare in patria e in paesi lontani, per questo, salvo un cataclisma globale, sono ben lungi dall’estinguersi.

(La storia completa si trova nel 4° vol. “Famiglie d’altri tempi”. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

 

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