Trombetta, un cognome presente in tutte le regioni italiane, trae il significato da suonatorre di tromba. Un tempo era quindi un soprannome attribuito a qualcuno che faceva il banditore nelle piazze, il quale, come è noto, era solito annunciarsi con uno squillo di tromba. Nomi derivati sono Trombin e Trombini, ma anche Trombadore, Trombadori e Trombatore.
Nel Comune di Paese (Treviso) hanno il loro ceppo storico radicato in Padernello e sono conosciuti con il soprannome “Muraro”, così come in Santa Cristina di Quinto. Da qui si sono diramati anche nel capoluogo comunale e in altre frazioni, ma di omonimi se ne trovano nel Trevigiano, nel Veneziano e all’estero, particolarmente in Australia, Argentina e Canada, come testimoniato in questo racconto.
[...] Arrivarono all’inizio del XIX secolo, provenendo da Morgano, come si deduce dall’atto di matrimonio che segue: “10 Aprile 1807. Omesse le tre canoniche pubblicazioni prescritte, alla presenza di me S. Antonio Bellati Arciprete della Chiesa di S. Lorenzo di Padernello, nonché di Sebastian Priamo e Francesco Zanata testimoni chiamati, ambi miei parrocchiani, Lorenzo figlio del fu Angelo Trombetta di Morgan ha contratto matrimonio per verba de presenti con Lucia figlia di Paolo Gabbin”.
Lorenzo non risulta nato a Padernello, al contrario della sposa venuta al mondo nel 1788. Fu probabilmente nella circostanza di detto matrimonio che i Trombetta si insediarono nella frazione di Paese, ma i genitori di Lorenzo erano già morti.
Lorenzo Trombetta e Lucia Gabbin, tra il 1811 e il 1828, misero al mondo una nidiata di figli, tra i quali c’era Angelo (1813) che formò la sua famiglia sposando Teresa Buin.
Nella discendenza di questa famiglia si nota una prevalente e generalizzata discendenza per via femminile, ma anche la consueta mortalità infantile. Quattro sorelle di Angelo, Maria Luigia, Antonia, Girolema e Regina si coniugarono rispettivamente in Vedelago, Sartor, Marconato e Lorenzetto. Maria Luigia, che era la secondogenita, morì nel gennaio 1839, appena ventiquattrenne, a causa di un’infiammazione al pericardio, poco più di un mese dopo essersi sposata con Giuseppe Vedelago. Era nata nell’anno della sconfitta definitiva di Napoleone (Waterloo, 1815).
In Padernello, frazione di Paese, la famiglia Trombetta era fittavola dei Pellegrini, patrizi veneziani che possedevano una villa di campagna anche a Paese, dei quali conduceva un fondo di nove campi di terra in Via Casoni, abitando nell’annessa casa nei pressi dell’oratorio di San Luca, attuale Via Roncalli, civico 13.
[...] Angelo e Teresa Buin erano riusciti a generare sei discendenti, ma almeno la metà se la presero le malattie del tempo; ad esempio il primogenito Luigi (1939-39), morto di pochi giorni, e poi di Giuseppe (1944-44) e di Elisabetta (1848-48). Gli altri erano Lorenzo (1853), di cui non se ne sa di più, Maria Luigia (1843) che si sposò con il compaesano Luigi Crema figlio di Bortolo, e Giuseppe Giovanni (1845) marito di Maria Teresa Crema, probabilmente una congiunta di Luigi, ma la cosa non è certa dato che in Padernello non emerge l’atto di matrimonio.
[...] Da Giuseppe e Maria Teresa Crema vennero al mondo otto figli: sei di sesso femminile e due dell’altro. La secondogenita, Anna Giacoma (1876), s’imparentò con i Severin, sposando il 25 febbraio 1897 Giovanni, figlio di Pietro e Cavallin Giovanna, nato nel 1874 a Paderno di Campagna e domiciliato a Padernello.
[...] Angelo amava raccontare l’episodio di cui era stato protagonista quando si trovava al fronte della Grande Guerra, attestato sull’argine del Piave. Una sera, col buio, mentre stava di sentinella, si era fatto avanti un gruppetto militare, al quale chiese la parola d’ordine come previsto dal regolamento, ma la risposta forse per la tensione non gli era giunta chiara e lo fece immediatamente disarmare, solo che erano la scorta del re Vittorio Emanuele III giunto ad incoraggiare le truppe. Angelo, mortificato all’inverosimile e temendo anche una punizione, si scusò e lo perdonarono. [...]
(la lunga storia di questa famiglia si trova nel 3° volume Famiglie d’altri tempi, reperibile on-line su www.macrolibrarsi.it)