La Famiglia Ceron (“Spagnolin”) di Preganziol
(dalla ricerca di Dino Vecchiato, storico di Preganziol)
Una famiglia di panettieri quella dei Ceron, soprannominata Spagnolin, insediatasi a Preganziol
(Treviso) verso il 1849 provenendo da Casier. Famiglia di albergatori, di panettieri e di servitori
della Patria, che si allarga tuttora in paese con le discendenze di Attilio e di Demetrio.
Demetrio Ceron (1881-1965), marito di Teresa Gabbin, fu lo storico fornaio di Preganziol con casa
e bottega tra via Schiavonia e il Terraglio. I coniugi ebbero sei figli, nati tutti in casa, come si usava
una volta, nell’edificio del forno originario.
[…] Il forno inizialmente andava a carbone, poi si passò alla legna, quindi alla nafta, poi al gasolio
e infine al più moderno e meno inquinante metano. Con il passare degli anni venne pure elettrificato
e quello di panettiere diventò il lavoro che coinvolse tutta la famiglia di Demetrio.
[…] Nel 1965, dopo la scomparsa di Demetrio, il fondatore, la gestione passò alle figlie Maria,
Anna e Caterina, che lo ristrutturarono ingrandendolo e ricavando, oltre al laboratorio del pane, un
appartamento sopra il negozio andandovi ad abitare. Nell’attività le tre sorelle si divisero i compiti:
Maria faceva la cassiera, Anna si occupava del laboratorio impasto e Caterina era una tuttofare.
Questa però si trasferì in casa dei Gabbin, nella frazione Settecomuni, per accudire una zia anziana.
Esteriormente la bottega aveva una caratteristica particolare che la rendeva riconoscibile e unica: un
mosaico a muro decorato con tessere smaltate rappresentante il vecchio metodo di panificazione, in
cui spiccavano i contrappesi per l’apertura e la chiusura del forno, la pala per infornare il pane, il
tavolo di preparazione e una stilizzazione della mano del fornaio.
Con l’avanzare dell’età, non riuscendo più a gestirlo, le sorelle Ceron lo affittarono a un loro
dipendente, Aldo Prete. La famiglia Prete lo tenne dai primi anni Ottanta fino alla chiusura
definitiva avvenuta nel 2007, ma proseguì poi la tradizione di panificatori acquistando l’altro forno
presente in centro a Preganziol. Così facendo idealmente fece sopravvivere anche la vecchia
tradizione dei Ceron-Spagnolin.
Questa in breve la vita dello storico panificio oramai scomparso, ma il ramo di Demetrio Ceron
avrebbe ancora tante vicende da ricordare. Storie che riguardano la Liberazione, con Giuseppe,
figlio di Demetrio, chiamato Pino, che rischiò di essere ucciso dai partigiani, uomo generoso che
inizialmente lavorava con il padre nel panificio per poi cambiare lavoro e diventare un abile
decoratore di interni. E poi la vicenda di Amedeo Girotto, marito della moglie di Giuseppe, aviere
motorista della Regia Aeronautica che aveva partecipato con Italo Balbo all’attraversata
dell’Atlantico Meridionale (Italia, Orbetello - Brasile, Rio de Janeiro) per la quale l’Italia si
aggiudicò nel 1930 il primato mondiale di volo transoceanico di massa. Amedeo fu un pioniere
aeronautico volando su un idrovolante Savoia Marchetti S.55 pilotato dal capitano Umberto
Baistrocchi che lo scelse come motorista per la trasvolata atlantica Italia-Brasile, tra dicembre 1929
e gennaio 1930…
[…] Un altro episodio interessante riguarda Giuseppe Gabbin, fratello di Teresa, moglie di
Demetrio Ceron. Durante la Grande Guerra, il Gabbin, tenente della 25 a Squadriglia Voisin da
ricognizione e bombardamento, di stanza a Pozzuolo (Udine), in Friuli, promosso capitano, divenne
comandante di Squadriglia, ricevendo anche la visita di Gabriele d’Annunzio che volò con uno dei
suoi aeroplani.
[…] I resti dell’aeroplano e i corpi degli aviatori furono ritrovati nel gennaio 1919, sepolti sotto un
tumulo di sassi. Vi era piantata una croce di legno che riportava in tedesco: Qui finisce l’odio del
mondo. Dormite in pace Voi valorosi eroi aviatori. Due aviatori italiani abbattuti in combattimento
il 25 ottobre 1917.
(La mitica epopea della famiglia Ceron di Preganziol, si trova nel 5° volume Famiglie d’altri tempi)